Skip to main content

Sentieri

Carta Turistica

in vendita presso la Pro Loco Lamon e gli esercizi commerciali del paese

carta-01

carta-02carta-02

 

1. Colle di San Pietro

1. Colle di San Pietro
carta-04   carta-13 carta-14 carta-15carta-16

carta-07 Chiesa di S.Daniele
carta-08 Colle di S.Pietro, Rigoi
carta-09 Piazza III Novembre

carta-10 1 ora
carta-11 1 km
carta-12 40 m 

Questo breve, ma interessante itinerario riconduce all’origine della Comunità di Lamon che iniziò a raccogliersi sotto un antico fortilizio, costruito dai romani nel 1° secolo d.C. a difesa della strada militare Claudia Augusta. Alcuni storici ipotizzano che sul colle di S. Pietro ci fosse anche un tempietto dedicato al dio romano Giove Ammone da cui deriverebbe il nome del paese, altri lo fanno risalire a origini Etrusche. Nell’alto Medioevo dal resto del castello, che aveva perso la sua funzione strategica, sorse una cappella dedicata a S. Pietro. Con i secoli la chiesa fu ampliata, si arricchì di decorazioni, di un organo e dipinti, tra i quali spicca una tela del pittore Pietro Marescalchi. Prima della salita al colle si possono ammirare gli esterni della chiesa di S. Daniele da poco restaurati.

3. Vallina, Sirao, Gorna

3. Vallina, Sirao, Gorna
carta-04   carta-14carta-16

carta-07 Bivio Vallina
carta-08 Sirao, Gorna
carta-09 Campo Sportivo

carta-10 2 ore
carta-11 3 km
carta-12 120 m 

Questo percorso comodo e rilassante si svolge al margine di radure prative e tra boschi. Il bosco è dominato dall’abete rosso, nel sottobosco c’è nocciolo e qualche caprifoglio e offre protezione a molti animali selvatici, tra questi: la volpe, la faina, il ghiro, il riccio e rapaci notturni. Lasciato alle spalle l’altipiano si scende per la strada della Vallina, finché si incontra una strada sterrara sulla sinistra. Daquì si procede a quota costante per la stessa, si esce infine nel piano di Gorna presso il capitello di S.Antonio e risalendo la strada in 15’ si ritorna a Lamon.

4. Pezzè, Rugna, Ponte Romano

4. Pezzè, Rugna, Ponte Romano
carta-04   carta-14 carta-15carta-16

carta-07 Lamon
carta-08 Pezzè, Rugna, Ponte Romano
carta-09 Lamon

carta-10 2-3 ore
carta-11 4 km
carta-12 80 m 

Celati dal colle di S. Pietro si susseguono senza solu-zioni di continuità nuclei abitati, prati e coltivazioni che configurano un paesaggio di assoluto pregio. Giunti a Rugna  si prosegue per l’antico tracciato della via Claudia Augusta che scende fino al ponte sul rio Stalena, recentemente restaurato. Il percorso risale a Lamon fiancheggiato da una bella siepe mista.

5. San Donato, Claudi Augusta

5. San Donato, Claudi Augusta
carta-05   carta-14 carta-15carta-16

carta-07 Lamon
carta-08 Pezzè, S.Donato, Costa
carta-09 Lamon

carta-10 6-7 ore
carta-11 13 km
carta-12 490 m 

Questo è un itinerario che offre innumerevoli motivi di interesse e di ricerca. Dalla piazza, seguendo le indicazioni si perviene al Pian di Sala. Si presume che questa  estesa superficie d’erosione si sia originata durante le prime glaciazioni. Il sentiero si accosta alle pendici del M.Gial e in un’ora si raggiunge la Val Maggiore. Si scende poi, verso la frazione di S. Donato, dove i numerosi ritrovamenti d’oggetti e sepolture dell’epoca romana testimoniano l’insediamento di questa popolazione. Tra le Drosere ed il Colle Furlan doveva sorgere un maniero per la difesa di una strada militare, la Claudia Augusta, del I sec. d.C., chiamata anche Via Pagana, questa via favoriva il passaggio di popoli e culture diverse; che nei secoli più tardi si amalgamarono nella comunità e “Regola” Lamonese.

6. Le-Ej, Costa

6. Le-Ej, Costa
carta-05   carta-14 carta-15carta-16

carta-07 Lamon
carta-08 Sala, Le-Ej, Costa
carta-09 Lamon

carta-10 5 ore
carta-11 13 km
carta-12 680 m 

Questo percorso collega l’abitato di Lamon con Le-Ej. Il sentiero, a tratti incassato come una trincea nella friabile Scaglia rossa, ci porta faticosamente in quota. Le Ej offre possibilità di ristoro e pernottamento, ma anche stimolanti interessi naturalistici e testimonianze di antiche attività umane. Appena sopra l’abitato, tra l’enorme falda di detrito che scende dal M. Coppolo, passa la piega - faglia della “Valsugana sud”. Le circostanti praterie ospitano una ricca flora che muta d’aspetto col passare della stagione. Superati i maestosi faggi di “Capelli” il sentiero segue la dorsale del Costino dove incrocia il sentiero 5 per Pezzè e infine rapidamente raggiunge la Costa.

7. Scheid, Furianoi

7. Scheid, Furianoi
carta-04   carta-14 carta-15carta-16

carta-07 Lamon
carta-08 Valdalanga, Scheid, Furianoi
carta-09 Lamon

carta-10 4 ore
carta-11 7 km
carta-12 430 m 

Nell’antico codice cartaceo La Regola di Lamon del 1330, si menzionava “la Righ”, una lunga roggia derivata dal rio Molina che attraversava il centro. Dal ponte della Molina, il sentiero sale intersecando più volte la strada per Le Ej fino alla deviazione per Valdalanga, una strada forestale che conduce ad un’ampia radura con rustici. Casere e baite sparse ovunque indicano che il territorio era intensamente utilizzato. A Scheid finalmente gli spazi si allargano, ampie praterie si alternano a siepi di vecchi faggi testimoni dei secolari cambiamenti delle attività umane. E’ questo l’ambiente ideale del capriolo e della lepre comune.

8. Furianoi, Pugnai

8. Furianoi, Pugnai
carta-05   carta-13 carta-14 carta-15carta-16

carta-07 Lamon
carta-08 Furianoi, Pugnai
carta-09 Val Rosna

carta-10 5 ore
carta-11 7 km
carta-12 200 m 

Itinerario spiccatamente escursionistico, può essere prolungato fino alla lontana borgata Bellotti. Anticamente questa era una mulattiera per le valli del Vanoi e Primiero. Dalla Val Molina, si sale per scorciatoie ai Furianoi, poi il percorso si snoda a quota costante sopra la valle del Cismon. Da qui in avanti si entra nell’Oasi faunistica provinciale del “Conserlo” che copre il selvaggio versante orientale del Monte Coppolo. Superate le rocce e la faggeta, si passa la frana con prudenza e si arriva ai Pugnai. La borgata Pugnai ha il fascino particolare degli antichi nuclei montani, poco resta delle sue vestigia, il bosco si sta riprendendo i prati e i campi terrazzati che i montanari gli contesero con la caparbietà di chi non ha alternative. Scesi a Val Rosna, un servizio di autocorriere permette di ritornare a Ponte Oltra o Ponte Serra.

9. Col Vigne, Furianoi

9. Col Vigne, Furianoi
carta-04   carta-14 carta-15carta-16

carta-07 Lamon
carta-08 Beccaroi, Col Vigne, Furianoi
carta-09 Conte

carta-10 3 ore
carta-11 6 km
carta-12 230 m 

Questo facile percorso ci introduce nell’ambiente naturale e costruito dei caratteristici terrazzi che si innalzano sulla riva destra della valle del Cismon, originatasi nelle epoche glaciali. Proseguendo lungo la strada, si perviene alla soleggiata contrada dei Maschi che con i Furianoi era abitata da esperti boscaioli che hanno lavorato nelle più grandi foreste d’Europa. I Furianoi oltre a presentare aspetti abitativi si trovano in posizione panoramica. Queste contrade sono state raggiunte dalle strade quando ormai la maggior parte della popolazione si era trasferita altrove.

10. Giro del Lago

10. Giro del Lago
carta-05   carta-14 carta-15carta-16

carta-07 Lamon
carta-08 Diga, Prese, Passerella
carta-09 Lamon

carta-10 4-5 ore
carta-11 11 km
carta-12 440 m 

Bel percorso circolare che permette di attraversare ambienti molto diversificati. Partendo dal capoluogo si scende verso Ponte Serra. Il ponte sul Cismon fu costruito con l’apertura della strada carrozzabile che collega Fonzaso al Primiero nel 1882. Poco sotto c’era un ponte di epoca medievale. Superata una piccola galleria ci si trova sopra lo sbarramento artificiale del Senaiga alto 62 m, costruito tra il 1949/51. Dopo la diga la strada forestale sovrasta un tratto del lago. Sulle acque del lago si possono scorgere i germani reali e sulle sponde l’airone cenerino. Proseguendo lungo la strada, si sale fino alle Prese, largo declivio erboso ancora ben curato. Uno spiraglio tra gli alberi permette una suggestiva visione dell’altipiano Lamonese e Sovramontino, sovrastato dal M.Coppolo e dalle Vette Feltrine, tra questi sullo sfondo appariranno le Pale di San Martino ed il gruppo del Lagorai. Scendendo in Vapora si Giunge all’aerea passerella sul Lago Senaiga. Da qui in 40’ si risale infine a Lamon.

11. Arina, Chiappini, Toffoli

11. Arina, Chiappini, Toffoli
carta-04   carta-13 carta-14 carta-15carta-16

carta-07 Arina
carta-08 Chiappini, Toffoli, Gobbi
carta-09 Arina

carta-10 3 ore
carta-11 7 km
carta-12 360 m 

I Chiappini sono uno stupendo esempio di “insediamento a contrada allineata”. Per raggiungerla oggi c’è una comoda strada a tratti aerea; ma provate ad immaginare quale isolamento e quante difficoltà hanno sopportato i suoi abitanti che fino al 1945 erano 180; oggi nessun residente ci abita più. Partendo dalla chiesa di Arina ci si avvia a sinistra per i “solivi”. In 30’ si è alla contrada Piloni di una bellezza essenziale. Ancora 15’ e dopo il “Col Sec” appaiono i Chiappini; sono a quota 930, ma sembra un paesaggio Himalayano. Da questa posizione, guardando aldilà della valle si gode il panorama riposante di Cima Campo e Cima Lan.

12. Solio de Arina

12. Solio de Arina
carta-05   carta-13 carta-14 carta-15carta-16

carta-07 Arina
carta-08 Gai, Valpora, Vettorelli
carta-09 Arina

carta-10 2-3 ore
carta-11 6 km
carta-12 170 m 

Seguendo la strada per i Chiappini che parte dalla chiesa di Arina, si può apprezzare l’immane lavoro di terrazzamento, svolto nei secoli scorsi. In questi fazzoletti di arida terra si coltivavano: cereali, ortaggi e legumi vigne e frutteti, che permisero la sopravvivenza a generazioni di Arinesi. Ma l’occupazione maggiore veniva dalla pastorizia transumante; fino agli anni 40 decine di famiglie erano ancora dedite a questa attività. Dopo 20’, lasciata la strada per i Chiappini, si giunge alle due contrade dei Gai, piccoli nuclei di case tradizionali abbarbicate sopra la Valpora. Giunti verso il fondovalle il sentiero volta a sinistra e diventa particolarmente suggestivo correndo fra le rocce di Rosso ammonitico e la forra del torrente Valpora; dopo 20’ si perviene alla deviazione per le Stue e la gola della Valpora, che dal greto è percorribile verso monte fino alla Tecia (larga marmitta d’erosione sotto una cascatella). Questa deviazione richiede massima attenzione e passo sicuro! Le Stue o Portoe, costruite alla fine dell’800 sono dighe in pietra e legno con grossi portoni che, provocando una piena, fluitavano il legname dei boschi della Pezza fino alle segherie più in basso. Restando sul sentiero n°12, in 40’ si arriva ai Vettorelli e alla strada per Arina.

13. La Via dei Mulin

13. La Via dei Mulin
carta-05   carta-14 carta-15carta-16

carta-07 Costa
carta-08 La Val, Geronemoni, Chioè
carta-09 Costa

carta-10 3-4 ore
carta-11 6 km
carta-12 190 m 

La frazione Costa da qualsiasi punto la si osservi è davvero fotogenica, l’inizio del percorso è quello della strada romana, giunti al Cristo in legno, si va a sinistra e in 30’si giunge a La Val. Questa borgata richiama alla memoria gli antichi borghi medievali. Scendendo per la strada si arriva al ponte sul Senaiga. Restando sul percorso in 30’ si risale fino alla borgata Moggi, poi seguendo la strada per Arina il sentiero scende alla borgata Geronemoni e da qui zigzagando si arriva al vecchio mulinosegheria Tomasini, che torreggia sul Senaiga. Superato il ponte, si giunge in 20’ alla borgata Chioè su un piccolo ripiano fertile e ancora ben coltivato.

14. S.Donato, Galline, Valnuvola

14. S.Donato, Galline, Valnuvola
carta-04   carta-14 carta-15carta-16

carta-07 San Donato
carta-08 Galline, Valnuvola
carta-09 San Donato

carta-10 3-4 ore
carta-11 7 km
carta-12 240 m

Dal centro della pittoresca frazione di San Donato, passando davanti alla ex scuola e alla vecchia latteria recentemente ristrutturata, si giunge alla borgata Tomii. Qui si trova il bel capitello del 1860 dedicato a S. Rocco, ex voto dopo le epidemie di colera del 1836 e 1855. Dal capitello, una vecchia mulattiera in parte lastricata conduce al “Col del Vent”, passate alcune valli asciutte in 30’ si giunge nell’alta Valnuvola. Caratteristica è la disposizione delle case della borgata Valnuvola, estremo nucleo abitato, da sempre frontiera tra il Feltrino e il Trentino. Ritornando a S.Donato è possibile vedere, in prossimità del “Col della Cros”, due cave di pietra, utilizzata per il campanile di S.Donato e il duomo di Lamon; qui c’era grande maestria nel lavorare la pietra. Si giunge infine alla contrada Sartor che si affaccia sulla profonda e misteriosa valle del Senaiga, con le sue leggende, le sue grotte, le sue cascate e le numerose testimonianze dell’ingegnoso lavoro di queste genti.

15. Pustern de Arina

15. Pustern de Arina
carta-04   carta-14carta-16

carta-07 Arina
carta-08 Campigotti, Totti, Cavalea
carta-09 Case Arlesa

carta-10 3 ore
carta-11 6 km
carta-12 350 m 

Nel 1945 la frazione di Arina contava 1700 persone, oggi sono 500. Queste cifre indicano quale drammatico tracollo sociale, culturale e ambientale abbia subito questo impervio angolo di terra che erge tra la valle Senaiga e la selvaggia Valpora. Col bel tempo è possibile ammirare un grandioso panorama: a Ovest l’Agaro e la catena dei Lagorai; a Nord il Coppolo e le Vette Feltrine; ad Est e a Sud la boscosa dorsale di Cima Campo. La borgata Campigotti ha origini antiche, la si fa risalire ad un insediamento di Ostrogoti giunti sin qui intorno al 500 d.C. Malgrado non goda di un’esposizione favorevole era il nucleo più popolato di Arina. Da qui salendo per il percorso, si giunge ai Totti, ampia insellatura alle pendici del Col della Baìa, dove il bosco si alterna ai prati. Superata l’antica osteria di Cavalea, in breve si raggiungono le praterie e le casere del Braus per godere di un panorama superbo. I prati con la bella stagione ospitano vistose fioriture, alcune specie sono protette, di altre si possono cogliere pochi esemplari.

Giro del Monte Coppolo

Giro del Monte Coppolo
carta-06   carta-14 carta-16

carta-07 Le-Ej
carta-08 Agnei, p.so Broccon, M.Coppolo
carta-09 Le-Ej

carta-10 7-8 ore
carta-11 18 km
carta-12 900 m

Gli itinerari seguono i percorsi montani segnalati sul territorio. L'escursione segue sentieri di montagna di media difficoltà, con tratti più impegnativi ed esposti lungo la cresta del M.te Coppolo. Questo sentiero di alta montagna, con alcuni tratti esposti, porta alle sommità del Monte Coppolo (Cros del Copol e Cros de l'Archil). Percorso più impegnativo rispetto ai precedenti, sale fino a oltre 2000 m.s.l.m., regalando un panorama a 360°: gli altopiani di Lamon e Sovramonte, la Valsugana, la catena del Lagorai, le Vette Feltrine, le Pale di San Martino ed il Massiccio del Grappa. Per affrontare le escursioni sono consigliati abbigliamento tecnico e scarponi da montagna.
Attorno al massiccio del Coppolo si sviluppano anche i percorsi che portano al monumento dedicato a Jòzsef Kiss, con il tratto del sentiero della memoria.