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Fea de Lamon

La pecora di razza Lamon è una popolazione autoctona originaria dell’omonima area nella provincia di Belluno. In passato era diffusa in diverse province del Veneto, Trentino e Friuli; attualmente la popolazione è presente principalmente nel comune di Lamon e in alcuni altri comuni della Valbelluna. Nel secolo scorso diversi allevatori utilizzarono arieti di razza Bergamasca per aumentare la taglia della Lamon e ottenere un miglioramento nella produzione di carne. In passato è stata molto utilizzata nei greggi di pastorizia transumante che si spostavano, in base alle stagioni, dagli alpeggi estivi ai pascoli su terreni di pianura seguendo gli argini dei fi umi che attraversano la pianura veneta. Questi animali, infatti, sono molto resistenti, ottimi camminatori e pascolatori, si adattavano perciò bene alla transumanza e non richiedevano particolari ricoveri. Considerata una razza a triplice attitudine, attualmente viene allevata solo per la produzione della carne. Con l’abbandono per cause socio-economiche di questa forma di allevamento nelle aree interessate, la razza ha visto una rapida riduzione della sua popolazione; dai circa 10 mila capi del 1960, nel 1990 ne rimanevano circa 600, e all’inizio degli anni 2000 meno di 300 capi.

Attualmente viene allevata in poche aziende di piccole dimensioni (greggi di 10-15 capi), con stabulazione invernale in ricoveri e pascolo primaverile-estivo sui terreni limitrofi all’allevamento o in malghe a pascolo comune (come nell’area del monte Coppolo nel Comune di Lamon). Da alcuni anni, a seguito del livello di criticità raggiunto dalla popolazione, sono stati avviati due allevamenti per la conservazione della razza presso strutture pubbliche: Centro di conservazione delle razze ovine di Veneto Agricoltura (azienda Villiago, Sedico, BL) e l’IIS “A. Della Lucia” di Vellai-Feltre (BL). Questi due allevamenti detengono attualmente circa 1/3 della popolazione e, attraverso contatti con gli allevatori dell’area, cercano di sostenere il recupero della razza, l’aumento dei capi allevati e la sostituzione periodica degli arieti.

Secondo i dati ARAV e Veneto Agricoltura (2013), risultano iscritti al Registro Anagrafi co della razza Lamon circa 230 riproduttori distribuiti in 14 allevamenti.

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La Carne di Pecora Affumicata (Carn de Fea Nfurmigaa)

Trattasi di carne di pecora (del peso morto di 28-35 kg), in particolare di agnello, agnellone o di castrato della razza autoctona locale Lamon o di agnelloni derivati da incroci tra la pecora autoctona e arieti di razza Bergamasca o Biellese. Il prodotto finito si presenta esternamente di consistenza compatta, di colore bruno scuro, con un profumo intenso di ginepro. Il colore al taglio è rosaceo. Il gusto è caratteristico, di sapore deciso e salato.

Processo di preparazione: la carcassa dell’animale viene frollata per 10 - 15 giorni in cella frigo a temperatura +1°C, e successivamente macellata secondo le modalità del “taglio bovino”, dividendo la carcassa in due mezzene in senso verticale. La carne viene messa quindi in vasche di vetro a macerare con la concia, preparata con sale e pepe in proporzione rispettivamente di 70 e 30%. I pezzi vengono disposti a strati, cosparsi con la concia e lasciati a macerare per almeno 48 ore, durante le quali viene effettuato un riposizionamento dei pezzi di carne che vengono girati.

La carne conciata viene successivamente collocata su griglie e posta nel locale di affumicatura dove vengono esposte ad un fumo freddo generato da segatura di legni duri e bianchi, come il faggio e il carpino, a cui vengono frapposte fronde di ginepro.

Il processo di affumicatura dura dalle 4 alle 5 ore, durante le quali la carne viene girata più volte fino ad ottenere un’affumicatura completa. Al termine dell’operazione la carne è lasciata riposare sulle griglie sino a completa asciugatura e poi tolta e preparata per la vendita. E’ commercializzata tal quale, a pezzi di varie misure e nelle varie parti della carcassa.

Usi:  la carne è utilizzata in vari modi: può essere cotta alla griglia, (bagnandola con vino bianco, stando attenti a non cuocerla troppo ma semplicemente portandola in temperatura senza seccarla), può venire messa nella minestra d’orzo o essere tagliata sottile, come il carpaccio, e bagnata con succo di limone (in questo caso è usato preferibilmente il taglio della coscia).

Reperibilità: la carne de “fea” è reperibile nei ristoranti, presso i commercianti alimentari della zona.

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Rassegna Annuale Pecora Razza Lamon

Nell’ambito del progetto di recupero e valorizzazione della Pecora di razza Lamon, l'Associazione “Fea de Lamon” dal 2015 organizza la “Rassegna della Pecora di Lamon”.

In particolare, la manifestazione prevede:

a) la rassegna dei migliori soggetti della specie ovina appartenenti alla razza Pecora di Lamon;
b) l’esposizione di soggetti della specie ovina Pecora di Lamon e di candidate fattrici di Pecora di Lamon.

Numerosi sono gli eventi collaterali come momenti informativi, dimostrazioni di tosatura, prove di conduzione del gregge con cani e promozione dei prodotti derivanti dall’allevamento della Pecora di Lamon (carne e lana).

Scopo della manifestazione è quello di promuovere e far conoscere la pecora di razza Lamon che costituisce una risorsa economica, un valore paesaggistico-ambientale e un'importante testimonianza dell'identità e delle radici lamonesi, considerata la secolare tradizione dell'allevamento e della transumanza che hanno caratterizzato la storia di Lamon.

 

 Associazione "Fea de Lamon"

Per maggiori informazioni contattare l'associazione "Fea de Lamon": Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.